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ADOLESCENZA

L’adolescenza è l’età degli innumerevoli cambiamenti, fisici, psicologici, emotivi e sociali attraverso cui un individuo passa dall’infanzia all’età adulta.

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L’adolescente non è più bambino e non è ancora adulto. Questo duplice movimento, l’allontanamento dalla propria infanzia e la ricerca di uno status da adulto, costituisce l’essenza stessa della “crisi” che ogni adolescente attraversa.

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L’inizio dell’adolescenza corrisponde alla fase della pubertà, ovvero alla maturazione dell’apparato riproduttivo e alla comparsa dei caratteri sessuali secondari, che va circa dai 10-13 anni per le ragazze e gli 11-15 anni per i ragazzi.

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Durante questo arco di tempo la ragazza o il ragazzo affronterà 4 tipi di cambiamenti:

  • — La completa maturazione fisica

  • — Il raggiungimento della maturità sessuale

  • —  L’acquisizione dello stato di adulto

  • — Il conseguimento del pieno sviluppo cognitivo

 

Durante questi anni di cambiamento e di passaggio dall’infanzia all’età adulta due fattori iniziano ad assumere sempre più importanza e a essere potenziali fonti di disagio:

  • l’immagine corporea

  • il ruolo sociale

 

L’immagine corporea non è più quella dell’infanzia, ma nemmeno quella dell’età adulta, così come il ruolo sociale.

La nostra società non ha un ruolo sociale ben preciso da dare a questi ragazzi, che non sono più bambini, ma nemmeno adulti, e li condanna a una marginalità sociale.

L’esclusione da un proprio ruolo sociale può portare l’adolescente all’opposto a un’ipervalutazione di sé, che a sua volta si manifesta in comportamenti arroganti e aggressivi, così come in uno stato di opposizione sociale, espressa con comportamenti trasgressivi, come fughe da casa, furti negli esercizi commerciali, abuso di sostanze, sesso non protetto. Altre volte il disagio derivante da tale condizione si manifesta in disturbi psicologici (es. ansia, attacchi di panico, depressione, disturbi alimentari).

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COSA POSSONO FARE I GENITORI?

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  • Per prima cosa ascoltate vostro figlio e dimostrategli di capire come si sente. Se non capite, semplicemente chiedete finché non capite, sempre rispettando i suoi tempi e senza essere invadenti

  • Fatelo sentire accettato e amato nonostante tutto

  • Mostrate rispetto parlando in modo chiaro e diretto

  • Pur mantenendo la vostra autorità nella relazione esaminate insieme diverse possibilità e negoziate

  • Lasciate che vostro figlio sbagli e poi parlatene insieme per trovare alternative funzionali e sane

  • Aumentate l’indice di “divertimento in famiglia”, fate cose insieme che siano adatte e pensate per lei/lui

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  • Aiutatelo a prendere consapevolezza di come le emozioni vanno e vengono sebbene al momento possano sembrare al ragazzo “per sempre” (“sarò triste per sempre”)

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COSA FARE IN PIU'?

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Alcune volte, per far sì che l’adolescenza sia un periodo di sviluppo piacevole e di benessere, può essere di aiuto un percorso di sostegno psicologico e di crescita personale rivolto sia agli adulti (genitori e insegnanti) sia ai ragazzi stessi.

 

In particolare tra i temi che si potranno affrontare con i ragazzi saranno:

• Lo sviluppo dell’autostima

• Apprendere e sviluppare l’autoregolazione delle emozioni
• Educazione sessuale e di relazione di coppia
• Lo sviluppo di una sana immagine corporea

• Lo sviluppo di strategie efficaci nel prendere decisioni (problem solving)

L’infanzia e l'adolescenza sono periodi evolutivi complessi caratterizzati da uno straordinario sviluppo fisico e psicologico.

La situazione di evoluzione, però, se da un lato comporta la maturazione di notevoli risorse e potenzialità, dall’altro espone una struttura psicologica che sta maturando  ai più svariati rischi ambientali.

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I bambini, dai 2 anni, parteciperanno a diverse attività adatte all'età per scoprire il loro mondo emotivo, i loro pensieri, paure e i loro punti di forza. 

In un clima di empatia, ascolto e collaborazione reciproca, il bambino verrà quindi guidato nello sviluppo di nuove strategie comportamentali e cognitive per gestire le proprie emozioni e per affrontare in maniera più felice e efficace le situazioni problematiche.

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Lavorare insieme ai genitori è per me una parte fondamentale del mio approccio al bambino.

I genitori sono coinvolti in tutto il percorso di sostegno psicologico o di psicoterapia, in maggior grado più il bambino è piccolo.

I genitori, in grado diverso a seconda dell'età del bambino o ragazzo, hanno l'importante ruolo di aiutare le doti e i punti di forza a svilupparsi così a rinforzare i punti deboli e le fragilità.

Inoltre, i genitori possono partecipare a dei percorsi di consulenza sullo stile genitoriale più idoneo al singolo bambino.

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Spesso è importante coinvolgere anche la scuola del bambino nel percorso per il singolo bambino. Il coinvolgimento può andare da un semplice rendere partecipi educatori e insegnanti della situazione emotiva del bambino a una e vera proprio co-parteciapzione dell'ambito scolastico nel progetto terapeutico del bambino e della famiglia. 

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