Che rabbia! Cos'è e cosa ci regala
- Dott. Lucia Gava
- 8 feb 2018
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 10 feb 2018
La rabbia - insieme a tristezza, paura, gioia, disgusto, sorpresa e disprezzo - è un’emozione primaria o emozione di base. Ciò significa che è un’emozione presente universalmente in tutti e a qualsiasi età, sin dalla nascita.

"E' un'emozione che varia di intensità da un'irritazione leggera alla furia cieca" (C. Spielberger).
La rabbia è il sentimento primordiale di difendersi per la sopravvivenza. E' una risposta naturale e adattiva alle avversità.
Come le altre emozioni, è accompagnata da risposte fisiologiche e biologiche: aumenta il battito cardiaco così come i livelli di adrenalina e noradrenalina.
Può essere scatenata sia da stimoli interni che esterni: puoi essere arrabbiato con una persona specifica (il tuo capo) o per un evento specifico (il traffico) o la tua rabbia può essere causata dalla preoccupazione per i tuoi problemi personali. Anche i ricordi di un evento traumatico possono scatenare la tua rabbia.
E' l'emozione che ci spinge a combattere per ottenere ciò che ci serve per sopravvivere, biologicamente e socialmente. E' la nostra risposta istintiva per quando ci troviamo o crediamo di trovarci in una situazione di necessità, di svantaggio.
C’è un altro aspetto da considerare: io mi arrabbio quando penso di aver subito un’ingiustizia. In altre parole, quando sono convinto che non mi sia stato dato ciò che secondo me era mio, sia che si tratti di qualcosa di materiale come la mia porzione di cibo sia che si tratti di qualcosa di piu astratto, come il merito di un successo, l’attenzione di chi amo o un giudizio positivo.
In questa connotazione la rabbia è un'emozione successiva a un'emozioni di dolore - tristezza - suscitata da una ferita, da una sofferenza. Qualcosa è successo che ci ha fatto sentire inferiori o inadeguati o non amati e soffriamo. Come reazione ci arrabbiamo, perché non lo crediamo giusto. Le volte, invece, in cui concordiamo con questa sensazione di sofferenza, inferiorità o non amabilità, ci deprimiamo. In questa luce, la rabbia può essere quindi una risposta attiva e costruttiva, di reazione a una ferita personale.
Una certa quantità di rabbia, perciò, è necessaria per la nostra sopravvivenza e in qualche modo è una risposta sana. Dall'altra parte, non possiamo fisicamente saltare addosso a ogni persona o cosa che ci irrita o ci dà fastidio: norme sociali e buon senso limitano la nostra espressione di rabbia.
Sebbene la #rabbia si sia evoluta per farci #sopravvivere in una realtà dominata da fiere feroci con poche risorse a disposizione, resiste tutt’oggi sebbene i tempi siano cambiati.
Le situazioni che ci creano rabbia sono sempre meno materiali e sempre piu astratte, ideologiche, di pensiero.
E di pensiero si tratta infatti. È il modo in cui noi interpretiamo una situazione come ingiusta che scatena in noi la rabbia.
Cambiando quindi il nostro pensiero possiamo placare la rabbia.
- Per alcuni suggerimenti su come gestire la rabbia leggi Che rabbia! Impariamo a gestirla
Perché alcune persone si arrabbiano più di altre?
Secondo Jerry Deffenbacher alcune persone sono realmente più "calde" di altre; si arrabbiano più facilmente e più intensamente della media delle persone. Ci sono anche quelli che non vogliono esprimere la propria rabbia apertamente ma sono cronicamente irritabili e scontrosi. Facilmente le persone arrabbiate non lanciano oggetti in giro o urlano a destra e sinistra, molte volte sono socialmente ritirati, imbronciati o fisicamente malati.
Le persone che si arrabbiano facilmente hanno quella che in psicologia si chiama una bassa soglia di tolleranza alla frustrazione, che significa semplicemente che sentono che non dovrebbero essere soggetti a frustrazione, inconvenienti o seccature. Non possono tenere il passo e sono particolarmente infuriati se la situazione sembra in qualche modo ingiusta: per esempio, essere corretti per un piccolo errore.
Cosa rende queste persone così facilmente irritabili?
Numerosi fattori diversi. Una causa potrebbe essere genetica o fisiologica: ci sono alcuni dati che alcuni già dai primi anni si può riconoscere quei bambini irritabili, permalosi e che si arrabbiano facilmente.
Un'altra potrebbe essere socioculturale. La rabbia spesso è considerata come un'emozione negativa; ci viene insegnato che va bene esprimere ansia, tristezza o le altre emozioni ma non esprimere rabbia. Di conseguenza, non impariamo come gestire o come canalizzarla costruttivamente.
Un altro fattore che può influenzare la facile irritabilità è la famiglia. Tipicamente, persone che si arrabbiano facilmente provengono da famiglie distruttive, caotiche e con scarse abilita di comunicazione delle emozioni.
Cosa ci regala?
La rabbia non solo è un'emozione adattiva e funzionale, ma - come le altre emozioni - se impariamo a conoscerla e a ascoltarla ci può dire molte cose su di noi, sulla nostra vita e sul nostro benessere. La rabbia ci dice sempre che stiamo vivendo un’insoddisfazione personale, qualcosa di irrisolto che può persino provenire dall’infanzia.
Iniziamo a osservare in quali situazioni essa appare e in quali invece rimane addormentata. Cerchiamo di vedere se le situazioni calde hanno un qualcosa di comune. In cosa sono simili?
La rabbia spesso nasconde una ferita, cioè insoddisfazione, dolore, aspettative deluse, sentimenti di inferiorità, abbandono, frustrazione, mancanza di appoggio, ricerca di perfezione, ecc.
Se impariamo a osservare la nostra rabbia con curiosità e accettazione, questa ci mostrerà cosa ci ferisce, cosa è importante per noi. E così da lì possiamo iniziare a cambiare la nostra vita per stare meglio.
"Prendetevi cura delle vostre emozioni e non sottovalutatele mai" - Robert Henri
Comments